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Le origini della Gioventù Cattolica. Dalla caduta del Governo Pontificio al primo Congresso cattolico di Venezia su documenti inediti di archivio

Prefazione di Luigi Gedda


Bologna, Cappelli, 1959
cm 21 pp. XV-289-(3), illustrazioni in b/n fuori testo, brossura illustrata con alette
Unica edizione. Lievi mende alla brossura

€ 20
Compaiono, per la prima volta, i documenti inediti rimasti chiusi fin'ora nell'Archivio privato del fondatore della Società della Gioventù Cattolica Italiana. Sulla base di questi si ricompone meticolosamente l'ambiente storico e rancoroso agli inizi dell'unita territoriale d'italia allorché tramontava il dominio temporale dei Papi e si affacciava sulla scena politica il Risorgimento quasi in polemica coi cattolici. Si va alla radice della formazione di quei due orientamenti nella storia politica dell'ottocento (uno quiritario e laico, l'altro intransigente e papista), allorché «due gemelli si straziavano vicendevolmente come nel seno di Rebecca» secondo la espressiva frase di Pio IX.
L'Autore, più che un saggio critico ha inteso fare un'esposizione documentata dell'ambiente, delle idee, delle fedi e dei contrasti esistenti nei due settori. Sopratutto ha dato rilievo a quel moto associativo, timido e clandestino, del laicato cattolico (specie giovanile) trascurato fin'ora nelle grandi storie, ma tenuto d'occhio dai primi Questori del Regno. Così, accanto alle vicende politiche risorgimentali di Mazzini e Garibaldi, di Cavour e Minghetti, di Rattazzi e Crispi compaiono con fascino romantico e generoso i primi tentativi d'associazioni cattoliche fondate da Crotti e d'Ondes Reggio, da Salviati e Acquaderni, da Casoni e Paganuzzi. Il volume inquadra proprio gli anni del primo fermento cattolico che si espande in Italia in mezzo alle perquisizioni, ai dispetti, alle diffide dei Governi liberali.

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